mercoledì 18 gennaio 2012

Costa Concordia: la compagnia sapeva delle 'abitudini' di Schettino

Non era la prima volta, lo conferma lo stesso blog della Costa Crociere. Che Francesco Schettino, comandante indagato e ora agli arresti domiciliari dopo la catastrofe del Giglio, non fosse l'unico responsabile del tragico incidente al Giglio era chiaro, figlio di un sistema, tipico italiano di scarsa meritocrazia e che correo fosse anche chi, a comandante della Costa Concordia lo aveva messo, era ugualmente lapalissiano.

Ciò nonostante il fatto che la stessa compagnia di crociera, sul suo blog  abbia 'celebrato' un altro 'inchino' ravvicinato della Costa Concordia avvenuto il 30 agosto 2010 davanti all'isola di Procida, lasci basiti. Dal blog si legge:  "La Costa Concordia, ha omaggiato con il suo saluto e con la sua breve sosta nella rada della Corricella, l`isola di Procida, tutto ciò grazie al Comandante Francesco Schettino, di Meta di Sorrento" continuando, descrivendo in maniera quasi entusiastica la 'trovata', così "Una grande emozione non solo per i procidani ma anche per i numerosi turisti presenti che hanno accolto la grande e possente nave con applausi, striscioni, musica trombette e vuvuzelas, a bordo di motoscafi, pescherecci, natanti di ogni genere".

A completare un quadro a dir poco allucinante la notizia che al Giglio sono stati ben 52 gli 'inchini' nel corso di questi anni e solo una tragedia lo ha fatto rendere noto.